Il passaggio del turno

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IL PASSAGGIO DEL TURNO

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Incredibile, eravamo sotto di un gol e non ci stava riuscendo nulla di quello che avevamo pianificato in settimana. Le nostre aspettative su quella partita erano francamente molto diverse dal quadro che si era andato delineando e più il tempo passava e più il nervosismo si impadroniva di noi.

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Il filtro che faceva volare

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IL FILTRO CHE FACEVA VOLARE

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Dalla collina ad est del villaggio, oltre il bosco degli antenati, si alzava una fine e sinuosa colonna di fumo. Veniva dalla tenda del vecchio Nubinaru, non c’erano dubbi. Il fatto è che c’era sempre del fumo che usciva dalla sua tenda fatta da colorati rattoppi e mille cuciture grossolane. Chissà perché questa volta la cosa mi aveva così colpito.

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La spada, il principe e la strega

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LA SPADA, IL PRINCIPE E LA STREGA

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Il cavaliere tirò a sé le redini con decisione e il cavallo rispose prontamente fermandosi con uno sbuffo. Facendo perno sulla sella smontò con agilità dalla groppa del compagno di mille scorribande e una volta a terra, allentato la briglia, lo condusse a piedi docilmente per un breve tratto fino ad una piccola radura. Il viaggio era stato lungo, ma nonostante tutto non sembrava aver lasciato su di loro particolari segni di stanchezza. Arrivati dove la vegetazione cominciava a prendere il sopravvento su tutto il resto, fece scivolare indietro il cappuccio del mantello e, con una carezza sulla criniera, lasciò il suo nero destriero legato poco saldamente ad un basso arbusto, tanto per permettergli di liberarsi facilmente in caso di necessità. Poi, senza guardarsi indietro e rompendo ogni sorta di indugio, con passo sicuro, il giovane principe si addentrò nella grande foresta a sud del regno di suo padre.

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IL MERCATINO DEL LIBRO

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IL MERCATINO DEL LIBRO

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Il mercatino del libro esercitava su di me da sempre un fascino irresistibile. Appena seppi che le bancarelle si stavano radunando nella solita piccola piazza, non potei fare a meno di andare a curiosare. Ero sempre alla ricerca di qualcosa di insolito e di molto vecchio da leggere e quella volta avevo ottime sensazioni dopo i recenti fiaschi. In un mercatino del genere il segreto è semplice: bisogna ficcanasare tra gli articoli della bancarella più brutta e più fatiscente possibile. Lì non rimarrete mai delusi. Inutile puntare sulle bancarelle infiocchettate e piene di colori, lì si trovano per lo più libri per bambini o edizioni fallate di capolavori universalmente riconosciuti. Tutto troppo già visto.

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L’Acchiappatopi

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L’ACCHIAPPATOPI

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

All’interno del piccolo granaio non si sentiva volare una mosca. Nell’angolo ovest, vicino la scalinata di pietra, Timmy stava acquattato, in attesa e ben nascosto nel buio. Immerso nel silenzio del suo nascondiglio, aveva optato per la solita posizione sul fianco sinistro e, perfettamente a suo agio, controllava il proprio respiro cercando di mantenerlo profondo e regolare.

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AUREA FORTUNA

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AUREA FORTUNA

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Il mio nome è Fiero Liborio e come mi ritrovai ai ceppi della galea Aurea Fortuna di Venezia è racconto troppo lungo e difficile da credere e da affrontare ora e in questa sede. Si sappia solo però, e il Signore me ne è testimone, che le vicende che mi videro coinvolto mio malgrado furono il risultato di in una incredibile e mirabolante miscela di tristi vicende, terribili malintesi e sconcertanti fraintendimenti. Questo potrebbe far pensare che qualsiasi altro avvenimento successivo non possa che destare meno interesse, ma ciò che mi accadde da quel momento in poi fu ancora più straordinario se possibile.

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La solita giornata lavorativa

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LA SOLITA GIORNATA LAVORATIVA

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Come sempre il cielo era di un azzurro perfetto, nessuna nuvola troppo ingombrante in vista e il rassicurante verde luccicante dei giardini della zona residenziale a farla da padrone. Klint uscì di casa chiudendo dietro di sé il pesante portoncino, una solita giornata lavorativa lo attendeva.

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LA GRANDE SFERA

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LA GRANDE SFERA

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

In un tempo assai lontano, ignorando le leggi della scienza, nacque e si sviluppò una minuscola, pulsante, affascinante e misteriosa particella fatta di una energia assolutamente negativa. Dalle più profonde ed inesplorate pieghe di ciò che è ancora lontano dall’essere scoperto, nel punto più nascosto ed oscuro del cuore di ogni essere umano, l’ignota particella aveva trovato nutrimento. Una razza incredibilmente evoluta e allo stesso tempo arida come mai era accaduto nella storia del mondo fu per lei terreno straordinariamente fertile.

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IL GIOVANE ARTHUR

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IL GIOVANE ARTHUR

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Il giovane Arthur si strinse nel mantello. Faceva freddo, ma nonostante i brividi non poteva fare a meno di sorridere. Non vedeva l’ora di raggiungere il suo maestro: questa volta padre Malidas sarebbe stato finalmente soddisfatto di lui. Aprì il vecchio portone di legno marcio e si diresse pieno di eccitazione verso il padre seduto al solito in un angolo della modestissima abitazione.

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PASSEGGIANDO

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PASSEGGIANDO

un racconto di Paolo Rocchigiani

 

Pare che l’assassino insensato fosse riuscito a fuggire. Certo che il giornalista che gli aveva affibbiato quel soprannome doveva essere proprio a corto di idee quando gli capitò di descriverlo nel primo articolo; anche se, effettivamente, uno squilibrato che accoltella perfetti sconosciuti in strada dopo averli seguiti, insensato deve esserlo davvero. Dopo l’ennesima brutta notizia, avendo fatto il pieno di ansia, spensi la tele. Un passaggio veloce davanti lo specchio di fronte l’entrata e uscii dall’appartamento. Avevo voglia di fare due passi, così, giusto  per combattere la sedentarietà.

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