Super EKO S-300 (4)
L’ultima configurazione con i FAT 50 mi ha dato davvero grandi soddisfazioni, quei PU sono davvero eccezionali, purtroppo però ben presto ho sentito ancora quel solletico di insoddisfazione e un nuovo progetto ha preso vita ^_^
I veri, i soli veri pensatori, gli uomini di ardente immaginazione!
L’ultima configurazione con i FAT 50 mi ha dato davvero grandi soddisfazioni, quei PU sono davvero eccezionali, purtroppo però ben presto ho sentito ancora quel solletico di insoddisfazione e un nuovo progetto ha preso vita ^_^
Era solo questione di tempo. Dopo un breve periodo di test nella precedente configurazione, decido di rompere gli indugi e la fanciulla blu metallizzato si ritrova nuovamente sul lettino del mio “laboratorio” amatoriale.
Tutto è cominciato perché ero alla ricerca di una chitarra economica, tassativamente sunburst, da usare per fare pratica nelle modifiche e imbastire qualche nuovo esperimento di pseudo liuteria avendo la mia EKO S300 (di solito deputata a subire modifiche e orrori vari) già in rampa di lancio per un imminente riammodernamento.
di Paolo Rocchigiani
Mi sono sempre fatto delle domande sulle origini della città dell’Aquila. In questo breve articolo porto il risultato della mia ricerca sulla costruzione di una delle città più belle del centro Italia.
Leggi tutto “Origini della costituzione della città dell’Aquila”
Incredibile, eravamo sotto di un gol e non ci stava riuscendo nulla di quello che avevamo pianificato in settimana. Le nostre aspettative su quella partita erano francamente molto diverse dal quadro che si era andato delineando e più il tempo passava e più il nervosismo si impadroniva di noi.
Dalla collina ad est del villaggio, oltre il bosco degli antenati, si alzava una fine e sinuosa colonna di fumo. Veniva dalla tenda del vecchio Nubinaru, non c’erano dubbi. Il fatto è che c’era sempre del fumo che usciva dalla sua tenda fatta da colorati rattoppi e mille cuciture grossolane. Chissà perché questa volta la cosa mi aveva così colpito.
Il cavaliere tirò a sé le redini con decisione e il cavallo rispose prontamente fermandosi con uno sbuffo. Facendo perno sulla sella smontò con agilità dalla groppa del compagno di mille scorribande e una volta a terra, allentato la briglia, lo condusse a piedi docilmente per un breve tratto fino ad una piccola radura. Il viaggio era stato lungo, ma nonostante tutto non sembrava aver lasciato su di loro particolari segni di stanchezza. Arrivati dove la vegetazione cominciava a prendere il sopravvento su tutto il resto, fece scivolare indietro il cappuccio del mantello e, con una carezza sulla criniera, lasciò il suo nero destriero legato poco saldamente ad un basso arbusto, tanto per permettergli di liberarsi facilmente in caso di necessità. Poi, senza guardarsi indietro e rompendo ogni sorta di indugio, con passo sicuro, il giovane principe si addentrò nella grande foresta a sud del regno di suo padre.